Convegno su "L'animatore: ruoli e prospettive per nuovi percorsi di riabilitazione socio- educativa”

Ragusa, lì 6 Febbraio 2009

“L’animatore: ruoli e prospettive per nuovi percorsi di riabilitazione socio-educativa” è stato il tema del convegno promosso dall’assessorato provinciale alle Politiche Sociali e dall’Ausl 7 di Ragusa, rivolto a tutti gli operatori sanitari e sociali impegnati nel campo della riabilitazione socio-sanitaria, che si è svolto presso la sala Avis di Ragusa. In apertura i saluti del presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, e del direttore generale dell’Ausl 7 di Ragusa, Fulvio Manno, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, rilevando una mancata valorizzazione della figura dell’animatore in Sicilia. I lavori del convegno sono stati introdotti dall’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Raffaele Monte, che ha posto l’accento su come per la prima volta sia stato messo al centro dell'attenzione il ruolo dell’animatore.

La prima sessione ha illustrato come è nata la disciplina dell’animazione, come opera l’animatore e la polivalenza di questa figura professionale, in ambito riabilitativo e in ambito socio-educativo.

La seconda sessione ha presentato quello che è l’agire animativo in ambito sociale.

 

L'Animatore e l'Inclusione Sociale

Noi animatori del Centro Diurno Anffas Onlus di Ragusa:

Lavoriamo sui prerequisiti, attraverso attività individualizzate e di gruppo.

Facilitiamo gli apprendimenti nel cotesto protetto del Centro Diurno.

Sviluppiamo competenze e autonomie, attraverso una costante attenzione ai bisogni della persona. Competenze e autonomie che permettono ai nostri utenti di essere, quanto più possibile, adeguati nelle varie situazioni, esterne al Centro Diurno.

Favoriamo la creatività e la libera espressione di ciascun utente attraverso le varie attività di laboratorio.

Programmiamo e costruiamo esperienze di apertura alla comunità.

Il nostro lavoro non si limita all'impegno di sensibilizzare la comunità locale e di integrare le persone con disabilità intellettiva nel mondo delle persone cosiddette "normali".

Il nostro lavoro va oltre, nella direzione di trasformare l'INTEGRAZIONE in INCLUSIONE SOCIALE (e per inclusione sociale s'intende la promozione di pari opportunità). Non è, quindi, la persona con disabilità che tenta di integrarsi con la società, cercando di uniformarsi ad essa e di tenere i suoi ritmi. E' la società che si muove verso la persona con disabilità, attivandosi per ridurre al minimo il rischio di esclusione.

Per fare questo cerchiamo di creare occasioni di dialogo con le varie componenti culturali della società, privilegiando la scuola, con cui collaboriamo da anni, organizzando momenti di incontro in cui i nostri utenti e gli studenti lavorano insieme, anche in orari extra-scolastici.

In occasione del Natale abbiamo realizzato, insieme agli alunni della scuola media G.Pascoli, ai ragazzi del Centro Giovanile M.Regina e a vari volontari, un Presepe di Carta Pesta, che, per il secondo anno consecutivo, è stato esposto al Centro Commerciale "Le Masserie".

Un'altra esperienza significativa è stata quella del Laboratorio Teatrale Integrato, che ha riunito sul palcoscenico i nostri utenti e un gruppo di volontari. Il fine è stato quello di creare uno spazio in cui le differenze si assottigliassero fin quasi a sparire, senza rinunciare alla qualità dello spettacolo.

Nell'estate 2006 abbiamo portato avanti un progetto di arte, che si è svolto in parte presso la Casa Famiglia, in parte in P.zza Duca degli Abruzzi, a Marina di Ragusa, con la pittura dal vero. Ebbene, si è trattata di un'esperienza meravigliosa, si respirava un'aria particolare, che invogliava i passanti a fermarsi al Gazebo per osservare i ragazzi dipingere. I quadri realizzati sono stati esposti in una mostra che poi è diventata itinerante. La finalità del progetto di vivere un'esperienza da artisti è stata ampiamente raggiunta perchè non ha alimentato atteggiamenti di carattere compassionevole, ma suscitato emozioni vere e positive sia negli artisti che nei fruitori delle opere.

Questo vuol dire promuovere l'Inclusione Sociale.

Concludo, purtroppo, con una nota negativa:

ancora oggi si considera la pari opportunità più come una concessione piuttosto che come diritto.

Ed è proprio su questo punto che l'Animatore dovrebbe impostare ogni nuovo percorso di riabilitazione socio-educativa.

Sonia Passalacqua

Animatore Socio Culturale 

Anffas Onlus di Ragusa